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Gin Sardo: Guida 2023 al distillato più apprezzato di sempre

gin sardo

Tra i digestivi più apprezzati e amati in tutto il mondo troviamo lui: il gin sardo. Ebbene sì, il gin prodotto nelle terre incontaminate di questa meravigliosa isola garantirebbe un prodotto finito eccellente, che non ha eguali. Il segreto? Questo particolare distillato viene prodotto con le bacche di ginepro selvatiche, che conferiscono un aroma e un gusto autentico e inimitabile.

Le bacche di ginepro cresciute nella macchia mediterranea offrono un liquore dal gusto balsamico e caldo con un sapore inizialmente dolciastro, per poi scaturire tutto il loro aroma sorso dopo sorso.

Classifica: quale sarà il miglior Gin sardo?

Di seguito, prima di proseguire, abbiamo preparato una lista dei migliori Gin sardi in circolazione: magari troverai tra questi il tuo nuovo Gin preferito! 

miglior Gin sardo

boigin saffron

boigin saffron
5/5

Grifu Gin Mare

3.8/5

grifu limu gin

grifu limu
3.6/5

doro aged gin

doro aged gin
3.6/5

A differenza di quanto si possa credere, le bacche di ginepro selvatiche crescono in pochi luoghi al mondo, tra cui proprio la Sardegna, ed è per questo che il gin prodotto in questa calda isola può definirsi unico e inimitabile.

È bene evidenziare come non tutte le bacche di ginepro selvatiche hanno lo stesso sapore e profumo. Come analizzeremo più avanti, le bacche raccolte nell’entroterra hanno un retrogusto acre, le bacche che crescono sulle zone costiere hanno invece un sapore più dolciastro e deciso, e vengono impiegate per realizzare il cosiddetto gin mare.

Queste non sono le uniche differenze, non tutti i gin realizzati nell’isola sono infatti uguali: alcuni hanno pochissimi ingredienti, altri hanno all’interno diverse erbe e un retrogusto completamente differente e, come vedremo, anche il grado alcolico può essere diverso.

Prima di entrare nel vivo dell’argomento, vogliamo rispondere a una delle domande più frequenti che ci viene fatta: qual è il periodo ideale affinché le bacche di ginepro siano mature e garantiscano un gin eccellente?

È chiaro che dipende dal clima: in media il frutto è maturo e può essere raccolto tra ottobre e novembre.

Come capire quando una bacca di ginepro è matura? Semplice, quando assumono un colore bluastro intenso.

In questa breve guida scopriremo tutti i segreti del gin sardo, a partire dalle diverse tipologie, gli ingredienti, il prezzo medio di una bottiglia da circa 70 centilitri e, per finire, i migliori abbinamenti cibo-bevande per gustare in pieno questo delizioso distillato da soli o in compagnia.

gin ginepro sardo

Curiosità e tutte le diverse tipologie di gin sardo

Se sei tra quelle persone che hanno avuto già il piacere di assaggiare il gin sardo, o fai parte di quelle che non vedono l’ora di gustarlo, è arrivato il momento di scoprire le particolarità e le diverse tipologie di gin che vengono prodotte esclusivamente in Sardegna.

Ricordiamo infatti come la stessa terra, grazie al suo clima mite, garantisce la prolificazione dell’albero di ginepro che offre come frutto appunto le stesse bacche.

Le origini di questo liquore sono piuttosto lontane e risalgono intorno al 1946, quando dopo la seconda guerra mondiale sull’isola si era soliti produrre innumerevoli distillati di contrabbando, come appunto il gin.

Non tutti sanno come in quell’epoca questo liquore fu chiamato “giuniu“, un nome di copertura che tutt’oggi viene utilizzato soprattutto tra i sardi per identificare e distinguere il gin prodotto in terra sarda dagli altri.

La sua fama non è quindi certamente imputabile ai giorni d’oggi, ma è anche vero che in quest’ultimi anni il gin prodotto sull’isola ha avuto un boom di domanda non solo in Italia ma anche all’estero.

Dato l’aumento di richieste sul mercato, diverse aziende si sono dedicate alla produzione del gin ed è per questo che a oggi troviamo diversi distillati con alcune piccole differenze di gusto e anche di prezzo.

Sono diverse le varietà di gin sardo, e come abbiamo appena evidenziato ognuna di queste offre un carattere diverso. Tra le migliori tipologie di gin sardo troviamo:

  • gusto agrumato, con uno speciale retrogusto oltre che di bacche di ginepro, anche di mandarino, arancia e limone, con un un grado alcolico di 40;
  • retrogusto al finocchietto, limone, timo, mirto, lentisco e chiaramente di bacche di ginepro, con un grado alcolico di 40;
  • con retrogusto di salvia, lentisco, timo, artemisia, elicriso, finocchietto selvatico, limone, mirto e ginepro, con un grado alcolico di 43;
  • retrogusto di bacche di ginepro, mirto, origano e pompía, con un grado alcolico di 45;
  • con retrogusto di limone, arancia, mandarino, finocchietto, mirto, bacche di ginepro, salvia, timo, lentisco e artemisia, con un grado alcolico di 42;
  • retrogusto di artemisia, elicriso, lentisco, ginepro, mirto, timo e salvia, con un grado alcolico di 40.
  • con retrogusto di arancia, ginepro, lentisco, limone, salvia, mirto, mandarino e artemisia, con un grado alcolico di 40.

Hai visto quanti tipi diversi di gin sardo esistono? Il loro ABV (Alcohol By Volume) varia da un minimo di 40, fino a un massimo di 45 gradi, per un gusto forte e autentico tipico dell’isola nuragica.

I liquori prodotti in Sardegna non sono certamente finiti, alcuni sono veramente molto particolari e alle spalle hanno delle idee geniali.

Altre particolarità del gin di Sardegna: quali sono i benefici per chi assume questa bevanda?

Produrre un buon gin può sembrare semplice, in realtà così non è in quanto le variabili da tenere in considerazione sono davvero tante, a partire dalla quantità di bacche di ginepro da utilizzare e dalla loro maturazione.

Per quanto possa sembrare facile, un occhio esperto conosce benissimo i tempi di maturazione e di raccolta delle stesse bacche. Ricordiamoci infatti come queste piccole attenzioni facciano la differenza e garantiscano un prodotto finito prezioso.

Probabilmente ti starai domandando il motivo per il quale vengano scelte proprio le bacche di ginepro selvatiche come pianta per creare il famoso gin sardo. In effetti l’isola, nello specifico la macchia mediterranea, è ricca di arbusti aromatici, perché proprio questa pianta?

gin sardo prezzo

Alcuni aneddoti raccontano che, all’epoca della creazione del gin in Sardegna, il ginepro era una delle piante che cresceva con maggiore abbondanza e per questo si cercò di trovare un modo per impiegarla. Alcune persone invece sostengono come venne scelto proprio il ginepro per via dei suoi numerosi effetti benefici.

È noto a molti come le stesse bacche abbiano proprietà diuretiche e siano un potente alleato per problemi digestivi. Sarà questo il motivo per il quale ancora oggi il gin viene bevuto anche da chi soffre di disturbi allo stomaco come, ad esempio, bruciori?

Dalla Sardegna arriva il gin più invidiato da tutto il mondo: il gin elettrico sardo

Se pensavi di averle sentite tutte, non è proprio così. Vogliamo ancora stupirti e raccontarti la grandiosa storia del cosiddetto gin elettrico sardo, hai sentito bene, elettrico!

Prima di tutto è bene sottolineare una cosa: viene prodotto solo in Sardegna ed è veramente il primo distillato a darti una botta di adrenalina mai sentita e vista prima.

All’intero di questo gin vi sono ben undici ingredienti botanici, esclusivamente prodotti e raccolti sull’isola. Per chi l’ha già provato sa di cosa stiamo parlando: un sorso di questo gin elettrico dona alla bocca e alla lingua delle piccole scosse elettriche, il risultato? Una vera bomba!

Invidiato da tutto il mondo, il gin elettrico sardo ti farà vivere un’esperienza ultra sensoriale mai provata prima! E per tutti quelli che si stanno chiedendo che sapore ha questo liquore, vi rispondiamo che nessuna descrizione potrebbe mai rendere l’idea del gusto di questo particolare super alcolico.

Quando le coste della Sardegna diventano la cornice principale per la realizzazione del gin mare sardo

Il gin elettrico non è l’unico prodotto invidiato nel mondo prodotto in terra sarda: il gin mare è un distillato particolare perché prodotto con bacche di ginepro raccolte esclusivamente nelle zone costiere dell’isola.

Il risultato è un gin piuttosto intenso, con un gusto molto marcato di bacche e allo stesso tempo resinoso. La vicinanza al mare garantisce infatti un aroma ineguagliabile che porta inevitabilmente alla scelta di ridurre gli ingredienti all’interno del gin, cosa che invece accade per altri tipi di distillati in cui all’interno troviamo anche undici/dodici elementi.

Come si produce un gin di questo tipo? La semplicità è la sua arma vincente: dopo aver raccolto a mano le bacche e lasciate immerse nell’alcool, l’infuso ottenuto viene distillato all’intero di un alambicco (un apparecchio di distillazione) realizzato esclusivamente in rame e generato da una semplice caldaia a vapore.

Da questi semplici, ma preziosi passaggi, si ottiene un gin chiaro e super profumato che racchiude l’autenticità del mare cristallino della Sardegna, impossibile non provarlo!

gin sardo macchia

Quali sono i migliori abbinamenti dolci e salati che puoi fare con il gin prodotto in Sardegna

Eccoci arrivati al momento che tutti si stavano aspettando, probabilmente anche tu: i diversi abbinamenti con il gin sardo.

In effetti negli ultimi tempi il gin è diventato uno degli ingredienti con cui si realizzano i cocktail più apprezzati al mondo, ed è per questo che molti si chiedono come poter abbinare questo liquore al meglio, sia con il cibo, sia con altre bevande.

Complice le svariate spezie, e il diverso grado alcolico che troviamo all’interno di ogni gin sardo, questo distillato si presta infatti a svariati accostamenti, è chiaro che dipende dalle botaniche scelte per realizzarlo e dai gusti personali di ognuno di noi.

Se le bacche di ginepro, rigorosamente selvatiche, spiccano tra gli ingredienti, in alcuni liquori troviamo agrumi come arancia, limone, mandarino che spingono verso un gusto leggero e armonioso.

Curioso di conoscere gli accostamenti più particolari di sempre? Il consiglio è quello di abbinare il gin sardo con freschi finger food e pietanze a base di pesce che ricordano la Sardegna. Tra gli stuzzichini salati consigliamo di provarlo infatti con:

  • tartine con formaggio spalmabile, salmone affumicato e una spolverata di bottarga di muggine;
  • cocktail di gamberi e salsa rosa;
  • insalata di mare con polpo, patate e scampi, il tutto condito con solo olio extra vergine di oliva e del prezzemolo tritato finemente;
  • crostini con burro e alici;
  • carpaccio di salmone e tonno fresco aromatizzato al limone;
  • involtini di ricciola con olive taggiasche e pinoli;
  • dadolata di melanzane con salmone fresco leggermente scottato;
  • tagliere di formaggio pecorino semi-stagionato e marmellata di fichi;
  • insalata di carciofi tagliati sottili, conditi con olio extra vergine di oliva e prezzemolo e aglio,

Come è facile intuire il consiglio è quello di abbinare il gin con pietanze che in qualche modo sono legate al territorio sardo, come ad esempio lo stesso tonno e la bottarga di muggine, la cui sapidità si sposa alla perfezione con il gusto deciso del distillato.

Non mancano certamente anche gli abbinamenti tra gin sardo e dolci, tra i più apprezzati troviamo:

  • biscotti di pasta frolla con cuore di marmellata all’arancia o limone;
  • biscotti secchi all’anice;
  • biscotti secchi alla cannella e zenzero;
  • plumcake con gocce di cioccolato fondente;
  • macedonia di frutta fresca.

Ma il liquore sardo si presta ad avere un matrimonio perfetto anche con diverse bevande analcoliche, tra tutte:

  • succo di pompelmo e cannella;
  • centrifugato di cetriolo e mela (qualità granny smith);
  • succo di mora selvatica;
  • estratto di mirtillo.

Come ampiamente dimostrato le idee e gli abbinamenti non mancano, basta un po’ di fantasia e ingredienti che bilancino il valore alcolico del gin e la sapidità o dolcezza degli ingredienti scelti: il risultato sarà un tripudio di sapori mai provati prima, a cui sarà difficile resistere!

gin elettrico sardo

Quanto costa in media una buona bottiglia di gin sardo? Fasce di prezzo

Dato l’enorme successo che il gin prodotto in Sardegna sta riscuotendo tra gli appassionati di liquori, è importante anche conoscere il prezzo per una scelta ponderata e per evitare, soprattutto se non si è dei grandi esperti, di acquistare un prodotto non di qualità.

In realtà non vi è un vero e proprio cartellino, possiamo però dire che c’è un range di prezzo entro il quale si può acquistare un ottimo gin da gustare stando comodamente a casa.

Questa fascia di prezzo si attesta tra i 18 euro circa, fino ad arrivare a un massimo di 200 euro e oltre.

È chiaro come in termini qualitativi la differenza di costo delle volte faccia la differenza, è pur sempre vero però che un gin che si attesta in una fascia di prezzo intermedia è un prodotto più che valido e che difficilmente ti lascerà insoddisfatto. Per tali ragioni il consiglio è quello di non impiegare il costo come unica variabile per scegliere quale bottiglia acquistare o non.

Scegli piuttosto un gin che abbia le caratteristiche organolettiche che più si avvicina ai tuoi gusti e al cibo con cui vuoi si accompagni.

Il gin sardo: l’unico prodotto con le bacche di ginepro selvatiche

In questa breve guida abbiamo svelato tutti, o quasi, i segreti per realizzare un ottimo gin, evidenziando come il gin sardo sia tra i prodotti più richiesti sul mercato.

Dopo aver poi scoperto quanti tipi esistono, i diversi gusti che ogni gin ha, e i prezzi medi per bottiglia, abbiamo dimostrato come con un po’ di fantasia gli accostamenti tra gin sardo e cibo sono innumerevoli, dipende chiaramente dai gusti e dalla voglia di cimentarsi in cucina.

Non resta che lasciarsi conquistare da questa bevanda che ancora oggi è tra le più bevute al mondo, e probabilmente dopo questo articolo avrai capito anche il motivo di tanto successo!

gin

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