Scoprire il Gin significa effettuare un viaggio attorno al mondo, in quanto in tutti gli Stati dal Nord al Sud del pianeta, viene realizzato questo speciale distillato con la cura e la passione che si deve alle cose migliori.
Oggi siamo in Olanda, una delle Nazioni più piccole dal punto di vista geografico, ma ricca di una miriade di sfaccettature e scenari differenti, dai tulipani alle case colorate, agli splendidi e caratteristici Mulini a Vento. Ma anche di uno dei distillati più apprezzati di sempre: il Gin Olandese.
Prima di proseguire con la lettura, ecco per te una lista dei migliori gin olandesi che puoi reperire sia in negozi specializzati, sia nei principali e-commerce. Io, fossi in te, gli darei un’occhiata!
In tanti ignorano che l’origine del Gin, pare sia da accreditare proprio all’Olanda, si tratta infatti del Jenever.
Considerato il padre del più moderno Gin, questo distillato ebbe origine nel XII secolo dalla distillazione del vino di malto infuso con il ginepro ed altre botaniche.
La differenza sostanziale tra il Jenever e il più classico Gin sta nella lavorazione particolare del malto. Infatti, questo tipo di distillazione conferisce allo spirit un sapore più ricco e più sapore.
In commercio esistono varie tipologie di Genever che si distinguono in base al tempo di invecchiamento e alla percentuale di malto presente. È perfetto liscio e con il ghiaccio ma anche come base per i cocktail Negroni o Martini, oltre al classico ginepro contiene botaniche tipo la liquirizia, l‘anice stellato, la lavanda, la cannella, l’angelica, i semi di coriandolo, il cumino e la buccia d’arancia.
Come sempre, stilare la classifica dei migliori Gin è molto ostico, perché sono i gusti a fare la differenza, le scelte dettate dalle preferenze di ognuno a stabilire la bontà di un prodotto rispetto ad un altro. Tuttavia gli esperti del settore riescono ad individuare una serie di bottiglie che si distinguono.
La prima che ti voglio segnalare si presenta con un packaging molto particolare e innovativo, creato per attirare la clientela più giovane – e infatti è una delle versioni più moderne del celebre distillato olandese.
Le note degustative? Un leggero sentore fruttato e rinfrescante dato dalla frutta tropicale unito al sapore più amaro del luppolo. La realizzazione del distillato è studiata in maniera da renderlo ideale allo speciale abbinamento con la tipica birra olandese.
Appare come una bottiglia del miglior profumo, vista la particolare eleganza, questo gin olandese prodotto secondo la ricetta tradizionale del Jenever, infatti la sua prima creazione risale al 1950.
La particolarità dello spirit è dovuta alla distillazione separata di ogni botanica, pertanto, il gusto risulta molto più complesso. Ogni nota provoca delle percezioni sensoriali che vanno dal palato all’olfatto e vengono distinte perfettamente.
Inizialmente prevalgono le note dolci e floreali della rosa canina, a cui seguono quelle degli agrumi e delle erbe e per finire quelle speziate e secche date dal ginepro e il pepe di Giava. Non sono tutti uguali i Gin, lo abbiamo sempre asserito, per quanto le peculiarità siano simili, sono le botaniche e il modo di distillarle a dettarne le differenze.
Questo Gin olandese che ti presento, pur conservando tutta la qualità del dry originale, ha aggiunto più dolcezza grazie alla vaniglia. Inoltre, è possibile notare una maggiore morbidezza grazie alla permanenza in botte nuove di quercia americana.
Lo spirit viene distillato 3 volte per ognuna delle botaniche, per un totale di 14 distillazioni e il grano con cui viene lavorato l’alcool base viene macinato utilizzando i Mulini a vento. Un Gin che sa di Olanda della sue tipicità, della sua indiscutibile bellezza.
Un Gin olandese diverso dagli altri, questo che ti propongo, perché la scelta inusuale delle botaniche procurano un certo sbilanciamento. L’equilibrio tra gli ingredienti si ritrova alla fine con grande intensità ed eleganza.
Le note prevalenti? Il bourbon, il cardamomo, la vaniglia, insieme allo zenzero, la cannella e naturalmente il ginepro. C’è anche il colore a distinguere un Gin dall’altro, ogni distillato assume la colorazione data dalla botanica prevalente: questo, per esempio, è di colore verde e viene prodotto da una distilleria che produce anche l’alcool di base, partendo dai propri cereali.
Il distillato è realizzato grazie all’impiego di botaniche tradizionali con l’aggiunta di mela verde. La sensazione è quella di bere un grande drink perché molto persistente e simile al brandy. Si consiglia di berlo liscio o accompagnato al Calvados insieme alle mele verdi.
Tra i tanti primati di Amsterdam c’è quello di essere considerata la capitale della cannabis, proprio per questo due imprenditori hanno deciso di creare un’azienda che producesse spirit a base di canapa, tra cui questo Gin olandese.
Il risultato è quello di una bevanda alcolica che unisce i sapori delicati del cardamomo e della vaniglia a quello della canapa e del ginepro. Naturalmente non contiene i principi attivi che da alla cannabis i suoi effetti psicotropi.
Le aziende produttrici di Gin in Olanda sono molto antiche, quasi storiche, in quanto la loro costruzione risale, in alcuni casi, al 1800.
A Dordrecht, la più antica città olandese, si trova Ruttle, una distilleria che opera dal 1872. La produzione della fabbrica si aggira intorno ai 120 mila litri di distillato all’anno, cercando sempre di rimanere fedele alla tradizione ed elaborando nel contempo una ricerca continua degli ingredienti, al fine di ottenere sempre equilibrio.
Le botaniche impiegate nella realizzazione dello spirit sono raccolte con cura dal biologo contadino nella sua campagna, tutte erbe spontanee tra le quali prevale il prugnolo macerato ad altre botaniche e al vino di malto.
Tra i Gin olandesi prodotti da questa importante distilleria di grande rilievo è uno distillato con la miscela di 14 erbe tra cui spiccano il coriandolo, l’angelica, il finocchio, la cassia, la radice di giaggiolo, le bacche di ginepro e le scorze di arancia amara. Un ottimo drink molto piacevole, in grado di estasiare le papille gustative e non solo.
Non solo tradizione, ma anche l’innovazione trova ampio respiro nella distilleria Ruttle, grazie alla realizzazione di Gin messi a punto dopo accurate sperimentazioni, come questo a base di foglie di sedano, scorze di arancia dolce, coriandolo, radice di angelica, cardamomo e le immancabili bacche di ginepro.
Si trova a Schiedam una delle più importanti e antiche distillerie olandesi che realizza uno dei più interessanti Gin del mondo, grazie alla volontà di tirar fuori i distillati più obsoleti e dimenticati. È stato uno dei fondatori della distilleria a ritrovare la vecchia ricetta risalente alla Compagnia delle Indie Olandesi.
Uno dei classici spirit per intenditori e grandi appassionati, il dry Gin olandese, nasce proprio nella distilleria citata nel 2015.
Perché è particolare? Il motivo è presto detto: infatti è uno dei pochi ad aver ricevuto il prestigioso AOC, cioè l’appellazione di origine controllata, la differenza sta nella ricetta e non nell’invecchiamento, un’eccellenza del patrimonio olandese che vince nettamente sugli altri prodotti in Svezia, Francia, Belgio o Germania.
Il segreto è la presenza solo al 17% di vino di malto e di 2 grammi di zucchero. Il dry Gin olandese si distingue anche per la bellezza del packaging, in quanto, possiede quello stile vintage molto ricercato al giorno d’oggi che fa breccia soprattutto negli Stati Uniti, primo Paese in cui viene esportato.
Nonostante in alcuni Paesi Nordici come la Svezia sia vietato pubblicizzare gli alcolici, questo spirit è riuscito ad avere un grande impatto anche nel mercato Svedese, perché tutte le informazioni sono presenti solo sull’etichetta.
Anche i simboli dell’Olanda sono evidenti sulla bottiglia, come ad esempio, la corda che richiama alla Vecchia Compagnia delle Indie.
La ricetta merita un plauso speciale perché è una miscela di botaniche raccolte separatamente durante l’anno, in base alla loro maturazione, vengono distillate singolarmente e poi messe insieme come se fossero una vera e propria composizione. C’è anche dell’armonia nel mixare gli ingredienti, questo è un elemento da tenere sempre ben presente.
Tra le botaniche ci sono: la cannella, l’angelica, il coriandolo, la scorza di limone, la noce moscata, il cardamomo, l’alloro e l’arancia rossa intera. Alcuni ingredienti provengono dall’Indonesia, l’arancia invece proviene dal Brasile che è una vecchia colonia Olandese.
Come degustarlo al meglio? Secondo gli esperti, ma anche grazie alla sua notevole versatilità, è perfetto nei cocktail, specie nel Martini, rigorosamente freddo e servito in una coppetta ghiacciata con una scorza di limone.
In Olanda hanno un’usanza particolare, cioè quella di bere il Gin insieme ad un sorso di birra, alternandoli, nel bicchiere tipico a forma di tulipano. Un modo per divertirsi, per gioire, per provare un sano senso di leggerezza.
Abbiamo ampiamente affermato quanto l’utilizzo del Gin non sia limitato alla classica bevuta tra amici, alla volontà di degustare un aperitivo dal sapore unico, ma è un ottima alternativa al solito fine pasto e molti chef lo stanno sperimentando come ingrediente gourmet.
Tra gli alimenti che si abbinano perfettamente ai Gin Olandesi ci sono i formaggi, soprattutto quelli più fini e a base di erbe. Un formaggio cremoso, unito alle sensazioni aromatiche del Gin esalta il sapore suscitando un concentrato di sensazioni uniche.
Per alcuni potrebbe sembrare un azzardo, una percezione molto visionaria della cucina, ma ti assicuro che anche un piatto di pasta soprattutto nelle varianti estive e fresche può rappresentare un sodalizio perfetto con il Gin olandese.
Partendo dal presupposto che quando si parla di Gin Olandese ci si riferisce alla ricetta più vecchia del distillato da cui ha preso origine lo spirit più moderno, pertanto, grazie al suo sapore intenso e deciso si adatta perfettamente ad essere sorseggiato liscio.
Per avvicinarsi sempre di più al mondo giovanile, i più grandi Bartender hanno dato vita a nuove creazioni innovative, sofisticate e contemporanee. Per cominciare sono fondamentali uno shaker, il ghiaccio e tanta fantasia. Il primo che ti propongo si prepara con il Genever, 1 cucchiaino di sciroppo molto dolce, 1/2 cucchiaino di liquore al Maraschino, 2 gocce di bitter e un goccio di assenzio, shakerare e versare il tutto in un bicchiere da cocktail freddo aggiungendo una buccia di limone.
Un cocktail dal gusto più delicato grazie alla presenza dell’arancia si prepara con il Jenever nella quantità di 60 ml, 15 ml di succo di limone, il succo d’arancia e lo sciroppo. Il risultato? Una bevanda dal sapore estivo in grado di dissetare a lungo.
Elementi imprescindibili nella preparazione dei cocktail sono i cubetti di ghiaccio e il limone, per il resto sono sufficienti creatività e fantasia.
Come tutte le più importanti bevande alcoliche, anche i Gin Olandesi si possono acquistare presso le enoteche migliori e gli E-commerce specifici.
I prezzi sono variabili e oscillano tra i 61 e i 29 euro. Stiamo parlando sempre di promozioni e offerte presso gli store on line, infatti alcune cifre possono essere più basse rispetto all’acquisto in loco.
Al prezzo di circa 62 euro si può acquistare una bottiglia di distillato secco e pungente, dato che le botaniche prevalenti sono erbe e spezie.
Al prezzo leggermente più basso di circa 57 euro troviamo un Gin più dolce grazie alla presenza della fragola, della vaniglia e dell’angelica. Questo Gin è ideale per la preparazione del Gin Tonic.
Costa circa 30 euro una delle bottiglie più antiche e pregiate di Gin, un classico liquore da cocktail che sposa i sapori genuini di una volta a quelli più moderni dando vita ad un drink dal gusto intenso e piacevole.
Se pensiamo alle origini del Gin, c’è quasi da rimanere stupiti, in quanto agli albori veniva impiegato solo ed esclusivamente come un medicinale dagli effetti balsamici e solo in seguito a molti anni è stato scoperto come uno dei migliori distillati al mondo.
In Olanda c’è la storia del Gin, quello dal sapore antico e inimitabile, un vero e proprio infuso dai notevoli effetti che merita sicuramente un assaggio.
I Gin Olandesi sono ottimi sia gustati singolarmente che miscelati ad altri drink al fine di ottenere i migliori cocktail. Bere un Gin in Olanda significa lasciarsi andare ad un percorso degustativo da considerare come un’esperienza quasi meditativa.
Ad Amsterdam, per esempio, di fronte al museo di Van Gogh c’è un museo dedicato al più antico Jenever Olandese. L’atmosfera che si crea è affascinante quanto misteriosa, perché, c’è un vero percorso interattivo da effettuare dove vengono esposti tanti campioni di distillato che anche i più grandi appassionati non sono in grado di distinguere.
Un’altra curiosità: alla fine del percorso si può assaggiare un cocktail che si scioglie rispondendo ad alcune domande.
In Olanda si svolgono spesso dei Festival del Gin, paragonabili persino a quello della birra che si svolge in Germania, dove oltre ad assistere a spettacoli ricchi di fascino è possibile visitare le distillerie, un vero e proprio tour enogastronomico che rappresenta un valore aggiunto per tutti quelli che desiderano visitare i Paesi Bassi.
Secondo un’antica tradizione, per degustare al meglio il Gin Olandese bisogna appoggiarsi al bancone e inchinarsi sul bicchiere a forma di tulipano. In questa maniera va bevuto il primo sorso.
Quante curiosità e quanti abbinamenti legati a questo speciale spirit, diverse in ogni luogo e distinte in base all’origine. I Gin Olandesi sono quelli che possiedono il gusto più intenso e deciso, a tratti secco e aspro, sono ricchi di spezie ed erbe particolari, con declinazioni e varianti che difficilmente possono essere dimenticate.
Le ricette di alcuni distillati sono annotate negli archivi come tesori preziosi e riscoperte grazie all’abilità e all’estro dei grandi maestri distillatori. Sono tutti di qualità elevata grazie anche alla presenza del malto di vino, ingrediente impiegato solo per la preparazione dei Gin dei Paesi Bassi.
Un distillato davvero speciale, quello di origine olandese, perché è in grado di accontentare i palati di tutti, estimatori e no.
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