Una serata tra amici, all’insegna della spensieratezza e dell’allegria richiede la presenza del buon cibo e di alcool, nella giusta dose, senza esagerare.
Il must dei distillati è senza dubbio il gin, una bevanda che accontenta i palati e le papille gustative della maggior parte delle persone. Il gin è uno spirito molto pregiato e proprio dall’Italia, precisamente dalla regione Toscana proviene il ginepro, il suo ingrediente principale, migliore del mondo.
La realizzazione del gin toscano richiede la presenza di pochi e semplici ingredienti, tra cui la scorza fresca di bergamotto, le bacche di rosa, la scorza essiccata del limone, i fiori di rosmarino e di lavanda, il coriandolo, la radice di angelica e le mandorle preferibilmente amare.
Il gin toscano ha origini molto antiche, infatti, sin nel XI secolo, alcuni monaci distillavano il vino insieme alle bacche di ginepro al fine di ottenere una bevanda dalle proprietà terapeutiche. Proprio seguendo questa antica tradizione, il gin toscano può essere considerato tra i migliori della produzione italiana.
Di seguito, prima di proseguire, abbiamo preparato una lista dei migliori Gin toscani in circolazione: magari troverai tra questi il tuo nuovo Gin preferito!
Questa bellissima regione può vantare tante varietà del distillato; infatti si produce in tutte le provincie, da Arezzo, a Firenze, a Pistoia a Livorno, a Grosseto.
Le caratteristiche principali del gin realizzato ad Arezzo sono le note fresche delle piante erbacee che rimandano ai tipici aromi della campagna toscana.
La peculiarità del gin realizzato nell’ Argentario è dettata dal piacere di raccontare il territorio attraverso percezioni sensoriali uniche: gli ingredienti principali sono il rosmarino, la salvia, il mirto e il limone. Il risultato? Un mix di aromi unici: note fresche e gradevoli che passano dal naso alla bocca e attraversano tutto il corpo.
Si trova a Livorno la prima distilleria a produrre il gin a base di zafferano, un gin innovativo dal sapore un po’ spigoloso. Nel tempo il gin ha subito delle rivisitazioni acquistando maggior equilibrio, grazie alla distillazione in un alambicco di rame di 20 botaniche: oltre al ginepro e allo zafferano, sono presenti, il limone, la liquirizia, il coriandolo, il bergamotto, la verbena, il timo, lo zenzero, il mandarino, la galanga, il nocchietto, il pepe, la salvia, il cardamomo, l’arancia dolce.
Nella provincia di Siena si da vita ad un particolare tipo di gin ricavato dalle foglie del tipico Sangiovese e da quelle dell’ulivo, altra tipicità di questa terra rigogliosa. È un viaggio tra i sensi quello che viene realizzato, grazie anche all’aggiunta della salvia, della verbena, del rosmarino, del zafferano e del dragoncello. Un gin dolce-amaro, a tratti acido e piccante, il cui sapore finale è molto bilanciato.
Nella zona del Chianti si produce un distillato il cui alcool proviene dal vino prodotto nella tenuta dell’azienda di proprietà, a cui vengono aggiunte una serie di botaniche appartenenti al territorio toscano. Il risultato è un gin equilibrato ma dal sapore deciso, in grado di appagare tutte le pupille gustative degli estimatori.
Il simbolo della città di Firenze è il fiore dell’Iris, dal profumo e dal colore delicato, sinonimo indiscusso di purezza e di eleganza, pertanto, non poteva mancare tra gli ingredienti di uno dei gin realizzati nella regione.
Il profumo inebriante arriva subito al naso, grazie al vigore e alla grazia che emana. L’iris ha il potere di coinvolgere con il suo inconfondibile aroma, e insieme alle altre note botaniche conferisce al palato un piacere inconfondibile.
Oltre alla radice dell’iris, nel gin sono presenti il ginepro, il cardamomo la lavanda e il rosmarino, il limone e il bergamotto. La freschezza delle parti agrumate permettono di ottenere una bassa percezione alcolica.
La rosa, la lavanda e la violetta contribuiscono con le loro note floreali a donare ulteriore delicatezza al gin con iris toscano. Inebriante e frizzante, questo particolare distillato è ideale per la preparazione di gustosi cocktail o miscelato all’acqua tonica, al fine di esaltare al meglio le note floreali.
È sempre il fiore del giaggiolo, alla base della realizzazione del gin di Firenze, riprodotto seguendo la ricetta originale che risale al 1831.
Il distillato viene preparato seguendo tutte le regole del classico gin sia in fase di produzione che in quella della degustazione finale, Per la realizzazione del gin, viene utilizzato un alambicco particolare che, tramite l’infusione a vapore, consente l’estrazione naturale e delicata degli aromi e degli oli essenziali.
Il design del distillatore possiede caratteristiche tecnologiche molto innovative e permette il controllo preciso di tutti i parametri della distillazione, come il grado alcolico, la densità e la temperatura, assicurando un prodotto finale di qualità elevata.
Tra gli ingredienti principali, oltre all’iris e al ginepro, ci sono le mandorle amare, il coriandolo e la radice di angelica, botaniche quasi tutte coltivate nelle zona.
Oltre all’infusione a vapore, il procedimento della realizzazione prevede l’utilizzo dell’infusione liquida, combinazione perfetta che rende ancora più pregiato il distillato. Il risultato finale è un gin elegante, armonioso e a tratti secco, un vero piacere per il palato.
Il gin è il distillato di gran lunga più diffuso al mondo che assume i contorni di una vera opera d’arte grazie all’accurata selezione degli ingredienti, soprattutto di quello principale: il ginepro.
La Toscana può essere considerata una terra favorevole alla coltivazione di numerose specie botaniche, grazie alla sua naturale biodiversità. Nonostante la pianta cresca spontaneamente in tante parti del mondo, il microclima della regione crea le condizioni adatte affinché si possa considerare di altissima qualità – e infatti è sicuramente la più ricercata e richiesta a livello internazionale.
Il ginepro toscano è un’eccellenza regionale, anche perché è possibile trovarlo dappertutto, dal Chianti alla costa Maremmana, sino ad arrivare all’Arcipelago Toscano.
Per poter realizzare il gin, è necessario l’uso delle bacche di ginepro, le quali, grazie all’ausilio degli alambicchi, vengono aromatizzate con altre sostanze nell’alcool etilico neutro.
Le sostanze aggiunte al ginepro, chiamate comunemente botaniche, sono solitamente, erbe, radici, spezie e bacche. Esiste un vero disciplinare atto a regolare l’impiego delle concentrazioni delle varie botaniche che si differenziano in base alle varie ricette custodite gelosamente dai maestri distillatori.
Tra le botaniche più utilizzate ci sono i semi di coriandolo, la scorza degli agrumi, le radici di angelica, oltre alla cannella, la liquirizia, la noce moscata e la mandorla. Una vera opera d’arte, appunto, creata con passione e meticolosità.
Se in passato, bere distillati e cocktail, durante tutti i pasti, era quasi un lusso per pochi, riservato a pochi aristocratici, adesso, in molti locali si è diffusa la tendenza di proporre abbinamenti di piatti con gin toscano e altri drink.
Una prelibatezza da gustare con il gin toscano è un bicchiere di zucca e salsiccia. La zucca ideale è quella a forma di trombetta, perché ha un gusto più dolciastro che contrasta con la sapidità della salsiccia.
Per procedere, è necessario tagliare a fette spesse la zucca e deporla in forno sulla carta adatta a 180° per circa 20 minuti, il tempo che la buccia si stacchi con facilità. Quando la zucca è pronta, inserirla in un mixer con l’olio, il sale, il pepe e il ginepro macinato.
In una padella a parte, cuocere la salsiccia, preferibilmente del tipo aromatizzato, a fine cottura, tagliarla a dadini e preparare i bicchierini con un fondo di crema di zucca e la salsiccia.
L’abbinamento del gin toscano è perfetto, perché le botaniche del distillato, contrastano la sapidità della carne.
Un’altra ricetta gourmet da abbinare al gin toscano è il toast di calamari e gamberi con pompelmo.
Per realizzare il toast è sufficiente dotarsi di pane di semola, di 3 calamari e 8 gamberi o mazzancolle a cui aggiungere il rosmarino, il coriandolo, lo yogurt, il finocchio, alcune foglie di spinaci, sale e pepe.
Dopo aver formato i toast con il pane di semola, vanno conditi con l’olio e lasciati riposare. Trascorso il tempo di riposo, vanno scaldati in una pentola con olio e rosmarino e nella stessa pentola, in seguito, vanno cotti i calamari, i gamberi e il finocchio.
Servire i toast dopo aver preparato il condimento con lo yogurt, il pepe e alcune gocce di pompelmo rosa. L’abbinamento con il gin toscano rende questo spuntino perfetto per il brunch, grazie alla coniugazione tra il dolce e il salato e la freschezza tipica del drink.
Per tutte le persone che amano osare in cucina, l’ideale è anche l’uso del gin toscano come base di un risotto. Il segreto? Quello di far evaporare il gin in pentola da solo prima dell’impiego, in maniera che possa evaporare l’alcool, per poi utilizzarlo al posto del vino.
Anche i dolci possono essere abbinati al gin toscano, in particolar modo quelli secchi o i gelati. Ottima idea è quella di preparare la granita con il gin toscano ottenendo un risultato gradevole al palato, perché il dolce della frutta fa da contrasto all’alcool del distillato.
Qual è il modo più cool per gustare il gin? Semplice, quello di miscelarlo con l’acqua tonica, ottenendo uno dei cocktail sicuramente più famosi in tutto il mondo; il gin tonic.
Il risultato è da considerarsi un capolavoro, in quanto ha un gusto balsamico e frizzante.
Come si prepara? 50 ml di gin insieme a 150 ml dell’acqua tonica migliore e una scorza di lime.
Una sensazione di ritrovata leggerezza si impadronirà del tuo corpo, trasportandoti in una dimensione nuova. Per un ottimo gin tonic è sufficiente l’impiego di un calice da vino colmo di cubetti di ghiaccio e poi aggiungere il gin e l’acqua tonica senza dimenticare la buccia del limone o in alternativa dell’arancia.
L’aroma dell’acqua tonica è delicato, morbido e non invadente, pertanto è perfetto per accompagnare il gin.
Tra le tante tipologie di gin toscano, un posto di riguardo lo merita il gin nella bottiglia nera, un distillato ideato per tutti i barman più esperti, in quanto il design della bottiglia risulta molto maneggevole.
La composizione delle botaniche sono selezionate per ottenere più facilità nella miscelazione e versatilità nella realizzazione di cocktail.
Il gin nella bottiglia nera ha un sapore particolarmente delicato, grazie alla presenza del ginepro e degli agrumi quali il limone, il mandarino e l’arancia, ai quali si aggiungono le note speziate del coriandolo e dell’angelica.
La crescente attenzione verso un’agricoltura sostenibile e il più possibile rispettosa dell’ambiente, ha motivato la realizzazione del gin toscano biologico, come quello preparato nella provincia di Pisa da materie prima rigorosamente biologiche certificate.
L’alcol alla base proviene dal grano coltivato nella zona del Mugello, così come le sette botaniche impiegate tra le quali il ginepro, la rosa canina e l’elicriso.
Il distillato invecchia in particolari anfore di cocciopesto, al fine di preservare la morbidezza e la rotondità. Tra i gin toscani biologici di maggior rilievo, da segnalare il distillato ottenuto dalle bacche di ginepro locali, l’acqua di sorgente locale, e reso pregiato dall’aggiunta di alcune botaniche quali timo, cardamomo e il delicato valore aggiunto rappresentato dalla camelia, eccellenza della coltivazione Lucchese.
La presenza della camelia regala un piacere sensoriale che non ha eguali e un sapore tipico territoriale che lo rende unico. Perfetto liscio ma anche per la preparazione di alcuni drink quali il Gin Tonic.
Nella provincia di Prato si realizza un gin ottenuto tramite la macerazione a freddo di spezie aromatiche e piante officinali la cui provenienza è di origine biodinamica e biologica.
L’alcool e l’acqua di sorgente con cui si miscelano le botaniche sono anch’essi naturali. La sperimentazione e il desiderio di innovazione, hanno spinto un rinomato chef toscano alla creazione di alcuni importanti spirit, tra cui il gin.
La base alcoolica è rigorosamente biologica, in quanto proveniente da grani teneri che si coltivano nella regione. Si evince che anche le botaniche impiegate siano tutte di origine biologica e provenienti dalla regione, quali l’elicriso, l’arancia amara e naturalmente il ginepro.
Il distillato ottenuto è ottimo sia in purezza che miscelato con altri drink, al fine di esaltare al meglio tutto il gusto di un territorio speciale.
Un altro particolare gin biologico viene realizzato vicino Montepulciano, seguendo le regole della tradizione contadina. Oltre alle botaniche classiche, in questo gin sono presenti la susina, i fiori di sambuco e la verbena, vegetazioni tipiche della zona. Le note fruttate ed erbacee ben si sposano con il sapore acceso e deciso dell’alcool rigorosamente biologico, creando un distillato dal sentore piacevole e complesso.
Quando parliamo di Gin toscano ci riferiamo ad una delle tante eccellenze della regione, in quanto il suo ingrediente principale, il ginepro, è una delle coltivazioni più diffuse nella regione.
Il distillato realizzato in Toscana, è considerato tra i migliori esistenti in circolazione, il più ricercato e richiesto a livello internazionale, al pari del gin sardo. Il ginepro coltivato in Toscana è impiegato anche nell’industria farmaceutica, erboristica e cosmetica, proprio grazie alle sue innumerevoli qualità.
Tra le peculiarità del Gin Toscano si può annoverare il sistema con cui viene prodotto; il più delle volte, infatti, ci ritroviamo di fronte ad un distillato biologico, realizzato nel pieno rispetto della natura e dell’ambiente, impiegando solo materie prime del territorio, dall’alcool alle botaniche presenti.
La naturale biodiversità della regione permette di poter coltivare il ginepro in tutta la regione, dalla Maremma al Chianti, sino all’Argentario e alla Garfagnana: on ogni parte del territorio regionale si produce un gin di qualità eccelsa, contraddistinto dalle tante varietà di botaniche inserite.
Il Gin Toscano possiede note floreali ed erbacee, dal sapore aromatico e balsamico e dal profumo di terra e di mare. È un distillato dalle proprietà toniche e terapeutiche in grado di accontentare tutti gli amanti e gli estimatori diffusi in ogni parte del globo.
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